Mi hanno chiesto cosa mi ha fatto appassionare all’arte. In realtà non ho saputo rispondere.
Non so, potrei dire i viaggi, i genitori, qualche insegnante, la visione folgorante di qualche opera d’arte… Ma l’unica cosa di cui sono certa è che, in questi 30 anni di vita, l’arte ci è sempre entrata in qualche modo, talvolta dalla porta principale, dalla porta secondaria o dalla finestra e io le ho spesso dato una mano.
Anche se da bambina mostravo di amare molto il disegno, con gli anni ho pian piano perso le mie doti artistiche. Sono così diventata colei che studiava chi quelle doti le aveva davvero.
Mi sono infatti laureata in Storia dell’arte a Milano, convinta di voler fare della mia passione un lavoro e decisa a trasmettere agli altri ciò che emoziona me in prima persona.
Una volta finiti gli studi ho iniziato a voler mettere in pratica quanto appreso e ho quindi aperto la valigia delle esperienze, che tuttora porto sempre con me.
Una delle mie esperienze lavorative preferite e che occupa tanto spazio nel mio bagaglio è quella nell’ambito della didattica museale. Con l’associazione culturale Arti e Pensieri presso i Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza incontro numerosissime classi, per poi condurle alla scoperta del museo e farle innamorare della nostra storia. Amo questo lavoro, perché avere a che fare con i bambini ti contagia del loro stupore e ti obbliga a non dare nulla per scontato. In tale ambito organizzo e realizzo eventi culturali e museali in collaborazione con il Comune della città.
Un altro traguardo importante è stato riuscire a diventare guida turistica abilitata per la regione Emilia Romagna. Mi piace organizzare visite e tour soprattutto per far apprezzare Piacenza e il territorio dei colli piacentini, zona poco turistica, ma per questo tutta da scoprire e godere nei suoi paesaggi incontaminati, nella sua storia avvincente, nella sua arte pregiata e nel suo cibo gustoso, per non parlare del vino noto in tutta Italia.
Dato che dopo 7 anni di studi a Milano, avevo troppa nostalgia di questa città, ho deciso di non rifiutare l’opportunità di prestare la mia attività di guida turistica anche per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, per cui accompagno persone da tutta Italia e da tutto il mondo nella conoscenza del simbolo della città milanese, delle sue terrazze, dei suoi scavi archeologici e del suo museo.
Mi sono imbattuta anche nell’avventura di insegnante di Storia dell’arte presso il Consorzio per la Formazione Permanente di Casalpusterlengo, dove ho a che fare con studenti di grafica, fino ad arrivare come supplente in varie scuole statali. Trasmettere l’amore per questa materia è una bella sfida, ma una sfida quanto mai necessaria per tornare ad innamorarci un po’ di più della vera bellezza. Non è vero che i ragazzi non sono interessati di nulla e non amano l’arte…bisogna solo incuriosirli!
Mi piace molto e mi diverto ad organizzare, insieme ad un’amica che ha il mio stesso percorso di studi, lezioni d’arte tematiche per un pubblico variegato e, in quanto amante della buona tavola, cene artistiche che abbinino due eccellenze italiane (il cibo e l’arte) e creino una sinergia tra i sensi della vista e del gusto.
Cerco di non tralasciare mai lo studio e la ricerca, componenti fondamentali per operare bene in questo campo. Ho potuto portare a termine qualche pubblicazione per alcune mostre o musei di Milano, partecipare a progetti di ricerca per la divulgazione e presentare alcuni studi in piccole conferenze.
E infine amo viaggiare, fare nuovi incontri, fotografare, gustare del buon cibo accompagnato da un bicchiere di vino, leggere, ascoltare musica… insomma ogni forma d’arte che vada a coinvolgere i nostri sensi e che mi permetta di portare a casa ogni volta ricordi e persone.
Questa sono io. Allora siete riusciti a capire che cosa mi ha fatto appassionare all’arte?